Vo(l)to di donna

La grande mostra “Vo(l)to di donna” arriva alla Camera dei deputati, ospitata nella maestosa Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, dal 1° dicembre 2016 al 18 gennaio 2017, per celebrare i 70 anni del voto alle donne in Italia. Prodotta e organizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi, è promossa dalla Fondazione Bellisario, dalla Fondazione Nilde Iotti e dall’Associazione Culturale ArtisticaMente, con il contributo di Enel, Banca d’Italia e Fondazione Bracco.

Dopo le macerie e le miserie lasciate dalla dittatura e dalla guerra, il 10 marzo del 1946, viene emanato il decreto relativo alle “Norme per l’elezione dei deputati all’Assemblea Costituente” e comincia per le donne italiane una nuova stagione che le porterà ad essere finalmente incluse nell’elettorato attivo e passivo. La mostra, ospite della Camera dei deputati, è dunque dedicata alle donne, in particolare alle donne italiane – di nascita e d’elezione – fino ad allora sempre state sotto la potestà di un uomo, padre o marito.

L’esposizione, nata dal progetto di Graziella Falconi e curata assieme a Silvia Pegoraro e Annacarla Merone, attraverso un corpus di 80 opere divise in tre sezioni, offre una panoramica dell’immaginario delle donne e sulle donne, che ha accompagnato la storia italiana del Novecento. È inoltre preceduta da una documentazione o, più esattamente, da una “sottolineatura” di alcuni tra i momenti più significativi riguardanti le donne e i loro movimenti, che testimoniano la resilienza e la capacità delle donne di costruire reti utili non solo per sé stesse, ma, più in generale, per la conquista della modernità della società italiana.

La prima sezione dal titolo Nell’ombra della storia: corpi femminili, sguardi maschili, presenta opere di uomini che hanno fatto della donna l’oggetto della propria arte con particolare frequenza e intensità: tra questi Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Giovanni Boldini, Giorgio de Chirico e Renato Guttuso.

La seconda sezione, dedicata alle opere di artiste italiane che con la loro carica innovativa e il potere dirompente della loro poetica hanno trasformato il panorama artistico del Novecento e dell’inizio del nuovo millennio, è intitolata Alice oltre lo specchio: la donna nell’arte da oggetto a soggetto e vede protagoniste artiste come Carla Accardi, Pippa Bacca, Benedetta Cappa Marinetti e Bice Lazzari.

Infine la terza sezione è dedicata a sedici artiste straniere di fama internazionale scelte per il valore sia estetico sia socio-politico del loro lavoro: sono le “nuove italiane” arrivate da Venezuela, Iran, Georgia, Senegal, Libia, Argentina, Ucraina, Sudan, Spagna, Australia, Germania, Tunisia, Cina, Giappone, Stati Uniti d’America, che giorno per giorno si confrontano con il nostro Paese e con la sua eredità culturale. Titolo di questa ultima sezione che chiude l’esposizione è Arte come emancipazione e libertà: le “nuove italiane”.

 

Selezione opere in mostra

Inaugurazione e percorso espositivo

 

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