A ottobre 2020 arriva a Palermo in due sedi espositive diverse, Loggiato San Bartolomeo e Palazzo Trinacria, “Ritratto di ignoto. L’artista chiamato Banksy”, la prima mostra in Sicilia che riunisce oltre 100 pezzi originali dell’artista inglese contemporaneo più conosciuto al mondo, sebbene la sua identità rimanga ancora un mistero. Si avvia così un inedito percorso d’arte che correrà parallelo al mare, primo passo verso un nuovo “distretto” culturale: Fondazione Sant’Elia e Fondazione Pietro Barbaro, pubblico e privato, si uniscono per il rilancio dell’antica Kalsa.
Curata da Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Acoris Andipa, voluta da Fondazione Sant’Elia in collaborazione con la Fondazione Pietro Barbaro, prodotta e organizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana, in collaborazione con MLC Comunicazione, la mostra Ritratto di ignoto. L’artista chiamato Banksy porta al centro della scena espositiva siciliana il più inafferrabile e impattante artista del nuovo millennio: Banksy.
La mostra di Palermo è un imponente evento espositivo che riunisce oltre 100 pezzi originali dell’artista britannico: dipinti a mano libera del primissimo periodo; serigrafie che Banksy considera artigianato seriale per diffondere i suoi messaggi; oggetti installativi e altri provenienti da Dismaland (come la scultura Mickey Snake con Topolino inghiottito da un pitone); e diversi pezzi numerati, sia artigianali che industriali, molti certificati e altri attribuiti, che raccontano un artista senza confini linguistici e sperimentali.