Inquietanti e fortemente visionarie, le Carceri di Giovanni Battista Piranesi, detto Giambattista (Mogliano Veneto, 4 ottobre 1720 – Roma, 9 novembre 1778), rappresentano un imprescindibile riferimento all’immaginario artistico di tutti i tempi.
Dal 23 febbraio al 13 aprile 2020, un potente nucleo iconografico, composto da sedici opere provenienti da una collezione privata di Milano, arriva a Cesena grazie a “Piranesi. Carceri d’invenzione”, una preziosa esposizione prodotta e organizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi in collaborazione con il Comune di Cesena e l’Assessorato comunale alla cultura. Grazie al contributo e alla tecnologia del Laboratorio di Robotica Percettiva dell’Istituto TECIP – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la mostra è arricchita dalla presenza di una sala “immersiva” che riproduce in versione tridimensionale le celebri prigioni piranesiane rese, nella quale si potrà rivivere tutto il fascino di queste visioni fantastiche e irreali. L’intrico di scale, i frammenti di antichità in rovina, le grate, gli strumenti di tortura inseriti in una prospettiva labirintica che moltiplica i punti di fuga, creano un senso di vertigine, in cui le rare figure che popolano le monumentali strutture in pietra vagano assorte e senza scopo, tutte ugualmente prigioniere di una medesima macchina infernale.
Selezione opere in mostra
Percorso espositivo