Il genio dei due massimi artisti del Rinascimento italiano, Leonardo e Michelangelo, viene celebrato in Giappone con una grande mostra dedicata ai due maestri.
L’esposizione, dal titolo “Leonardo e Michelangelo. La scuola del mondo”, organizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi in collaborazione con Nikkei inc. sotto il patrocinio del Ministero degli Esteri d’Italia, dell’Ambasciata d’Italia in Giappone e delle più alte istituzioni giapponesi, è in programma dal 17 giugno al 24 settembre 2017 presso il Mitsubishi Ichigokan Museum di Tokyo e dal 5 ottobre al 23 novembre presso il City Museum of History di Gifu. L’inaugurazione della mostra nella città di Gifu – che, nel 2017, festeggia i 40 anni del gemellaggio con Firenze – rappresenta il momento più importante dei festeggiamenti per questo importante anniversario, che prevede il coinvolgimento diretto anche del Comune di Firenze.
L’esposizione, a cura di Francesco Buranelli, intende mettere a confronto, attraverso una selezione di oltre cinquanta disegni , incisioni, dipinti e sculture, i maggiori temi sui quali i due grandi artisti si sono impegnati: il volto, sia nelle bellezze angeliche che nelle raffigurazioni grottesche e caricaturali; l’anatomia umana, resa in quei capolavori grafici che sono gli studi anatomici leonardeschi e nei disegni buonarrotiani per la Cappella Sistina, oltre che nelle sculture della Sagrestia Nuova; la battaglia, rappresentata dai disegni preparatori per la Battaglia di Anghiari (Leonardo) e per la Battaglia di Cascina (Michelangelo); l’anatomia del cavallo, raffigurata da entrambi gli artisti in studi tra i più belli e suggestivi sul tema; e ancora, il tema del Bambin Gesù, rappresentato nel capolavoro michelangiolesco della Madonna col Bambino, a cui fanno da contraltare due suggestivi putti di allievi di Leonardo. Completano la rassegna disegni non direttamente confrontabili, come una macchina da guerra e uno studio di insetti di Leonardo, nonché alcuni dipinti e disegni di volti opera di notevoli seguaci del genio vinciano come Boltraffio.
La Mostra, che presenta un percorso speculare, incentrato sul continuo raffronto tra i capolavori leonardeschi e quelli michelangioleschi, costituisce un’occasione unica di riflessione e di confronto rispetto all’opera dei due maggiori artisti del Rinascimento italiano, spesso considerati “rivali”, ma che, in realtà, guardarono l’uno all’opera dell’altro con grande e reciproco interesse. È questo il caso dei disegni d’anatomia (Leonardo criticò quelli di Michelangelo, fatti a guisa di “sacchi di noci”, ma non si sottrasse all’imitazione dello stile potente ed eroico dei disegni del Buonarroti nei suoi studi del primo decennio del Cinquecento) o di quelli che entrambi prepararono per le due Battaglie da dipingere in Palazzo Vecchio a Firenze, che costituirono infatti la “Scuola del mondo” – come la definì Benvenuto Cellini – per gli artisti successivi.