La Biblioteca Malatestiana di Cesena ospita, dal 17 gennaio al 31 marzo 2019, la mostra “Gramsci. I quaderni del carcere e le riviste ritrovate”.
L’esposizione, organizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi e curata da Gianni Francioni, Francesco Giasi e Luca Paulesu, è realizzata dalla Fondazione Gramsci con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cesena, in collaborazione con la Fondazione Antonio Gramsci onlus e la Fondazione Radici della Sinistra di Cesena.
La mostra dei Quaderni del carcere di Antonio Gramsci è andata arricchendosi nel tempo e nei passaggi da una città all’altra. In questa edizione, ai trentatré quaderni scritti fra il 1929 e il 1935 si aggiungono i due – mai esposti in precedenza – ricevuti a Turi nel 1933, lasciati in bianco, e alcune riviste recentemente ritrovate a Ghilarza. Un’ulteriore integrazione è costituita dai libri provenienti dalla biblioteca che Gramsci aveva messo insieme da giovane e da alcuni dei foglietti superstiti di un ampio schedario bibliografico che aveva compilato negli anni del liceo e dell’università.
I collegamenti che si possono stabilire fra manoscritti del carcere, riviste, libri e schede retrodatano agli anni trascorsi in Sardegna la conquista di una già significativa maturità culturale.