La mostra, che riporta a Firenze Antonio Canova, grande protagonista dell’arte neoclassica, è scaturita dalla collaborazione della Fondazione Casa Buonarroti con il Museo Civico di Bassano del Grappa, ed è promossa dall’Associazione Culturale MetaMorfosi.
Dieci album e otto taccuini di disegni di Canova (su un totale di venti, in collezioni pubbliche) sono conservati a Bassano, e contengono 1876 disegni: costituiscono perciò, senza dubbio, un patrimonio ineguagliabile per sondare il momento progettuale dell’artista; ma emanano anche, di per sé, una rara e emozionante potenza visiva. La scelta operata per la mostra fiorentina va però oltre i quaranta disegni selezionati e affronta il momento della progettualità e dell’ideazione anche attraverso splendidi monocromi a tempera, bozzetti e modelli, la cui caratteristica personale e segreta è indice di una modernità esistenziale e di prassi esecutiva che sorprende e meraviglia chi vi si accosta.
Il visitatore si trova di fronte a due percorsi, legati ai due concetti evidenziati nel titolo, la bellezza e la memoria: due cardini del pensiero filosofico e letterario e della creatività artistica tra preromanticismo e purismo. Il primo momento trova la sua incarnazione nella figura femminile, che Canova traduce nella Venere Italica, progettata e realizzata per la Tribuna degli Uffizi tra il 1804 e il 1812, di cui si ammira in mostra lo straordinario gesso. Il risultato è la traduzione reale della scultura classica in un’immagine “di vera carne” e, in contrapposizione, la creazione di un bello ideale legato alla figura femminile. Il secondo momento presenta la progettazione del monumento funerario visto, secondo la lettura di Alfieri e di Foscolo, come ricordo individuale delle gesta del singolo per la memoria della nazione; e perciò si ripercorre in mostra la progettazione e realizzazione, tra 1806 e 1810, della bella e suggestiva Tomba di Vittorio Alfieri, tuttora visibile nella basilica di Santa Croce, sottolineando l’intento di perpetuare la memoria del singolo personaggio in un bello ideale legato al ricordo.
La mostra “Antonio e Canova. La bellezza e la memoria“ è curata da Giuliana Ericani, direttore del Museo-Biblioteca-Archivio di Bassano del Grappa e dell’Istituto internazionale di ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo. Il catalogo, stampato da Palombi editore, è curato in collaborazione con Francesco Leone, cui si devono tutte le schede delle opere in mostra.
Selezione opere in mostra