“Leonardo da Vinci. Bellezza e invenzione”, a Livorno dal 20 dicembre 2023 al 1° aprile 2024 al Museo della Città (Piazza del Luogo Pio), promossa e organizzata dal Comune di Livorno insieme a Metamorfosi Eventi e curata da Sara Taglialagamba, porta in esposizione 15 disegni autografi di Leonardo da Vinci del Codice Atlantico dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e il Codice sul Volo degli Uccelli dalla Biblioteca Reale di Torino.
Vi saranno anche disegni e dipinti leonardeschi che testimoniano la ricezione e la diffusione di temi di Leonardo.
In tutto circa 70 opere che descrivono il connubio strettissimo tra bellezza e invenzione proprio del genio universale.
Il catalogo è realizzato da Sillabe.
Nella mente di Leonardo bellezza e invenzione costituiscono un binomio indissolubile, così come l’intento della rappresentazione è inscindibile dal processo della conoscenza. La mostra vuole offrire quindi l’occasione di immergersi nella mente dell’artista approfondendo il suo rapporto tra il disegno e la pittura, che considera una scienza naturale. Rispetto ai suoi contemporanei, infatti, il costante e minuzioso studio del vero non si limita a esercizi teorici di riproduzione, ma è il risultato diretto di una miracolosa investigazione della natura.
Come spiega la curatrice Sara Taglialagamba, Leonardo ha ampiamente studiato il territorio, catalizzando la sua attenzione sulla città di Livorno (di cui descrive il Porto pisano, il faro trecentesco chiamato fanale e la torre quattrocentesca detta Torre del Marzocco), e Piombino, dove si reca per ben due volte per occuparsi della fortificazione della città.
Ma c’è un altro filo che lega Leonardo da Vinci a Livorno, una storia frutto delle ricerche durate 8 anni del livornese Massimo Signorini. E’ la storia di un disegno grottesco autografo di Leonardo, appartenuto al rabbino livornese Ilo Giacomo Nunes, e da lui offerto intorno al 1925-1926 al direttore Paul Joseph Sax del Fogg Art Museum della Harvard University di Cambridge (Massachusetts) che si trovava per motivi di lavoro in Italia per sensibilizzare all’utilizzo e all’impiego delle analisi diagnostiche nelle opere d’arte.
Il disegno venne dunque acquistato da Sax con il benestare dello Stato Italiano, nel frattempo informato della trattativa e dopo aver valutato il diritto di prelazione. Tuttavia, il direttore Sax, resosi conto della enorme importanza del disegno e facendo leva sui solidi rapporti tra il museo americano e l’Italia, lo donò allo Stato Italiano su concessione del Fogg Art Museum a condizione che fosse esposto con la dicitura “dono da parte del Fogg Art Museum dell’Università di Cambridge allo Stato Italiano”.
La mostra avrà inoltre una sezione dedicata all’arte contemporanea, in omaggio al prof. Carlo Pedretti, storico dell’arte e grande conoscitore dell’opera leonardesca, nella sezione contemporanea del Museo della Città il cui riallestimento sarà inaugurato nel mese di gennaio, a cura di Paolo Cova, direttore scientifico del Museo della Città stesso . Le opere di questa sezione, che fanno parte della collezione permanente del Comune di Livorno, evidenziano le suggestioni che Leonardo esercitò su grandi artisti come Lucio Fontana, Piero Dorazio, Pino Pascali. A queste si aggiungeranno opere appartenenti alla Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti, da Keith Haring, ad Arnaldo Pomodoro, da Aligi Sassu, a Richard Buckminster Fuller.
Le opere in mostra
Sezione classica:
Sezione moderna:
Percorso Espositivo: LEONARDO
Percorso espositivo: I MODERNI